Un tuffo nel passato, un ponte sul futuro... Le Cinciallegre e i canti della tradizione
Chi sono Le Cinciallegre? La storia del coro dalle origini ad oggi…
Le origini delle Cinciallegre risalgono al 1998, grazie ad un’idea di Giuseppina Marchi, storica fondatrice, presidente del coro e, tutt’ora, prima componente. Giuseppina ebbe questo proposito molto divertente, ma mai avrebbe pensato di arrivare a costituire un gruppo così coeso e nutrito. Inizialmente il coro, accompagnato dalla sola fisarmonica, si riuniva una volta alla settimana soprattutto per diletto e per la voglia di stare insieme. Nel 2000, si costituisce in associazione culturale e assume una specifica identità che lo porta a far conoscere i canti tradizionali del territorio spoletino ed il mondo rurale e contadino dell’inizio del ‘900. In seguito, saranno inserite in repertorio canzoni che narrano della vita cittadina e altre inerenti alcune figure artigianali che non esistono quasi più (Arrutino, Ombrellaro, Carzolaro, Callararo…), altre ancora ispirate dal lavoro manifatturiero nel settore del tessile e nelle miniere, dall’agricoltura e brani che raccontano di episodi di vita dei quartieri.
Nel repertorio delle Cinciallegre ci sono anche i “motivetti” che scandiscono alcuni periodi specifici dell’anno: le Pasquarelle, che legano la tradizione contadina al calendario per la festa dell’Epifania, i ballabili e le canzoni canzonatorie del Carnevale, i canti della Passione, eseguiti rigorosamente nei giorni precedenti la Pasqua, a cui seguono quelli tradizionali del Maggio. Durante l’estate, con la partecipazione alle sagre di paese, vengono interpretati anche canti nei vari dialetti più popolari preparati per l’evento del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, seguono poi, a settembre, quelli sulla vendemmia e, infine, quelli tipici Natalizi.
I canti si fondono con delle armonie molto semplici e orecchiabili che arrivano immediatamente all’ascoltatore risvegliando antiche memorie e momenti di una quotidianità sparita da tempo. Il coro, in virtù di un minuzioso lavoro di ricerca sui testi e sulle musiche estrapolate dai ricordi di infanzia delle più anziane, esegue, oltre ai già menzionati brani della tradizione popolare, composizioni originali di alcuni celebri autori spoletini quali Gianfrancesco Marignoli, Mario Leone, Pierluigi Felici, Ezio Valecchi e della stessa Giuseppina Marchi.
Tra le tante voci prestate, nel tempo, alla compagine spoletina vanno citate Simona Fabrizi (direttrice del coro), Giuseppina Marchi, Claudia Bellini, Ivana Monteneri, Giovanna Proietti, Sandra Bietolini, Maria Agliani, Rita Brugolini, Maria Elena Cardia, Daniela Cardini, Fiorella Gennari, Silvia e Simone Montecchiani, Diamantina Rosati, Enrica Pizzi, Sara e Silvia Santini, Alfiero Araldi (esperto nel canto degli stornelli), poi Mariarita Maggi, Arianna Trisciani e Emanuele Fiori, questi ultimi particolarmente apprezzati anche come “interpreti” delle poesie in dialetto spoletino.
Tanti anche i musicisti che si sono succeduti a partire dai fisarmonicisti Gianni Mariani e Adelmo Patito, poi i chitarristi Giancarlo Scerna e Domenico Benedetti. Nel 2006 Adelaide Colombo assume la direzione del coro ad oggi così costituito: Gigliola Bocchini, Clara Carlini, Paola Caneponi, Linda Emili, Maurizio Mirabelli, Patrizia Proietti Alatri, Albertina Proietti, Daniela Prudenzi, Carla Serafino, Maria Tobagi, Felice Morbidoni (fisarmonica) e Pietro Vittori (chitarra).
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